È un gesto semplice, quasi un gioco, quello di creare un nascondiglio per la luce piegando e incollando la sommità di un foglio di carta che, ciò nonostante, vince questa costrizione liberando sempre di più la sua forma verso il basso. Ne nasce un manto che si appoggia a terra dando protezione alla sorgente luminosa.
Esperienza interessante concepire le forme che nascono “per colata” e che non fanno trasparire nulla. Guidare la luce è proprio la forte caratteristica di questa progettazione quasi scultorea.